Che stiate avviando un nuovo home studio o migliorandone uno già esistente…
Niente genera più confusione della scelta della scheda audio.
Questo perché, tra le decine di opzioni…
Ognuna è progettata per rispondere alle esigenze di uno specifico “tipo” di studio.
Per esempio…
Una scheda da 100 € potrebbe essere perfetta in un semplice studio da camera…
Ovvero in quelle situazioni in cui tutto ciò che serve è una coppia di output per i tuoi monitor da studio.
All’estremo opposto, uno studio professionale che necessita di decine di IN/OUT potrebbe aver bisogno di diverse interfacce, con ordini di prezzi da 4000 € e più.
Tuttavia, con la recente tendenza del mercato ad offrire apparecchiature “prosumer” (ovvero attrezzatura di livello professionale ma accessibile al grande pubblico), l’offerta è notevolmente cambiata negli ultimi anni…
Ampliandosi enormemente.
Scegliere la giusta scheda audio per lo studio è complicato anche per i fonici più esperti. Per i neofiti, è quasi un’impresa.
Ecco perché ho creato questa guida approfondita per aiutarvi a trovare l’opzione perfetta per il vostro studio.
Iniziamo…
Table of contents
- Perché Acquistare un’Interfaccia Audio?
- Le 5 Funzionalità Chiave
- Migliori Interfacce Desktop
- 1. M Audio AIR 192 Series
- Un’interfaccia economica ma non TROPPO, dotata di un potente preamp
- 2. Audient Evo 4
- 3. Solid State Logic 2
- 4. Antelope Zen GO Synergy Core
- 5. RME Babyface PRO FS
- 6. Antelope Zen Tour Synergy Core
- Le migliori interfacce su rack
- 7. Behringer Euphoria UMC 1820
- 8. PreSonus 1824c
- 9. MOTU UltraLite-MK5
- Questo è tutto
Ma prima, qualche cenno su un fenomeno che ha preso piede di recente: l’aumento sempre crescente delle apparecchiature “prosumer”.
Ma cosa si intende con questo termine, derivante dall’unione delle parole ”pro” e “consumer”?
Questo termine trova applicazione per definire i dispositivi offerti sul mercato e indirizzati al grande pubblico, ma dotati di caratteristiche che li rendono appetibili anche per l’utenza semi-professionale e in grado di offrire risultati di qualità, non lontani da quanto ottenibile tramite l’uso di apparecchiature professionali.
A quanto pare, le interfacce audio non fanno eccezione e come prova del successo dei prosumer, sempre più professionisti utilizzano con successo interfacce audio che sono molto più economiche rispetto ai modelli professionali.
Chiarito questo breve ma importante punto, possiamo finalmente iniziare.
Perché Acquistare un’Interfaccia Audio?
Dobbiamo essere onesti: se siete dei completi principianti probabilmente vi starete chiedendo cosa sia un’interfaccia audio e perché dovreste comprarne una.
Sono delle domande legittime, a cui daremo una risposta ora andando a spiegare cosa sia veramente.
Una scheda audio è il ponte di comunicazione fisico che collega uno strumento a un computer (nel caso degli home studio).
Perché è fondamentale?
Perché è ciò che serve per convertire un segnale analogico (voce, chitarra, basso, tastiera o altro)…
In un segnale digitale che può essere editato con un computer. Questo avviene con l’utilizzo di un ADC (convertitore da analogico a digitale).
Allo stesso modo, attraverso questo processo è possibile convertire anche il segnale digitale in un segnale analogico. Il motivo? In sostanza, per poter ascoltare il mix nelle cuffie o nei monitor da studio con la massima precisione possibile.
Il convertitore integrato con un bit rate piuttosto basso già disponibile in genere nei computer abbasserebbe DRAMMATICAMENTE la qualità della traccia registrata.
Perciò, ecco il principio di base: migliore è il DAC (convertitore da digitale ad analogico), migliore è l’uscita. Abbastanza semplice, vero?
Per saperne di più sul suono digitale in generale, date un’occhiata a questo articolo:
Ora, andiamo invece a vedere cosa una scheda audio NON È:
Non è un’unità di elaborazione, il che significa che non è possibile usarla per alleggerire il carico di lavoro sul computer…
A meno che non si scelga effettivamente un’interfaccia con DSP (Digital Signal Processing) integrato, in grado di processare il suono grazie alla sua CPU.
Tuttavia, a mio parere, questa non è generalmente l’idea migliore a meno che non abbiate intenzione di registrare su un laptop, generalmente meno potente dei computer desktop.
Per un’esperienza più fluida, un computer desktop è la scelta più indicata.
Ora che abbiamo chiarito questo aspetto, passiamo ad analizzare le 5 funzionalità chiave da ricercare in una scheda audio di qualità.
Le 5 Funzionalità Chiave
Le interfacce audio presenti sul mercato hanno diverse funzionalità che potrebbero disorientare i musicisti alle prime armi.
Vediamo quali sono le 5 specifiche chiave che non possono mancare:
- Compatibilità DAW
- Connessioni
- Numero di Ingressi/Uscite
- Tipologia di Ingressi Disponibili
- Tipologia di Modello
- Plug In e Software
- Indicatori
Ed ecco perché:
1. Compatibilità DAW

In generale, la maggior parte delle DAW funziona con la maggior parte delle interfacce… ma non tutte.
Se non avete ancora nessuna preferenza in fatto di DAW, non dovete preoccuparvi.
Questo perché il 90% delle migliori DAW sono compatibili con qualsiasi interfaccia, come già detto.
Se invece avete già una DAW che vorreste continuare ad utilizzare, assicuratevi di verificarne la compatibilità con la scheda audio di vostro interesse. Questa informazione a volte si rivela piuttosto difficile da rintracciare.
Sarebbe normale aspettarsi di trovarla nel libretto di istruzioni della DAW, giusto? Bene, sappiate che questo raramente accade. Di solito è ben nascosta in qualche pagina FAQ.
Anche se non è chiaro perché questo succeda, la mia personale opinione è che ciò sia dovuto alla volontà delle aziende produttrici di non pubblicizzare la compatibilità attuale con alcuna DAW perché non hanno alcuna garanzia sulla compatibilità futura. Una scheda audio potrebbe essere compatibile con una DAW oggi e non esserlo più domani. Anche se questo non è probabile, è comunque sempre possibile.
Personalmente, preferisco utilizzare una combo DAW/interfaccia realizzata da un solo marchio. Più avanti in questo post vi darò alcuni esempi al riguardo.
Ad ogni modo, dato che sono pochi i marchi che offrono questa possibilità, lo svantaggio di questa soluzione sta nel forte limite alle opzioni a cui è possibile attingere.
Proseguiamo…
2. Connessioni

Per connettere la scheda audio a un computer…
Si può sfruttare una delle seguenti 4 opzioni, tutte via cavo:
- USB – presente in genere sulle interfacce da home studio più economiche, offre la velocità di trasferimento dati più lenta.
- Firewire – viene utilizzata su interfacce home studio di fascia più alta e offre una velocità di trasferimento significativamente più veloce rispetto all’USB (oggigiorno comunque stanno diventando meno comuni).
- Thunderbolt – questa tipologia di connettore ha guadagnato popolarità recentemente con l’avvento delle nuove schede audio semi-professionali e garantisce una velocità di trasmissione dei dati maggiore sia della USB che della Firewire.
- PCIE – per molto tempo è stato lo standard di connessione per le schede audio professionali, in quanto capace di coniugare un trasferimento dati estremamente rapido alla potenza di elaborazione aggiuntiva.
Anche se la connessione USB è di gran lunga l’opzione più lenta tra le 4, è comunque più che sufficiente per svolgere il proprio lavoro nella gran parte degli home studio.
Se disponete di un budget ridotto, vi consiglio perciò di orientarvi sull’USB.
Ad ogni modo, qualunque sia la vostra preferenza assicuratevi che il vostro computer disponga della connessione scelta.
Per esempio, la Thunderbolt è — almeno per ora — disponibile solo sui Mac e su computer con processore Intel…
Perciò se utilizzate un computer con processore AMD non potrete disporre di questa connessione.
3. Numeri di Ingressi/Uscite

In genere, una scheda audio può contare su un numero di ingressi/uscite variabile tra:
- 1-2 in quelle più semplici, per arrivare a…
- 20+ disponibili in quelle professionali.
La scelta deve perciò essere fatta in base alle necessità e ai piani di ognuno di voi. Quante tracce avete intenzione di registrare allo stesso tempo?
Per esempio:
- Cantautori/trici – 2-4 potrebbero essere sufficienti.
- Band DYI – un gruppo che vuole registrare in autonomia avrà comunque bisogno di 4-8 tra ingressi e uscite.
- Fonico – un fonico ha bisogno di quanti più input/output possibili (almeno 16).
Nota a parte: una batteria elettronica da sola richiede fino a 8 ingressi se dispone di canali separati per ciascun elemento del kit. Meglio tenere a mente questo dato se state pianificando di utilizzarne una.
4. Tipologia di Ingressi

Un aspetto spesso frainteso da chi muove i primi passi nel mondo dell’home recording…
Il conteggio dei canali in ingresso non riguarda una sola tipologia, ma differenti tipologie di input.
Tuttavia, in quasi tutti i casi, sono incluse le seguenti 3 combinazioni:
- Ingresso Microfonico – permette di collegare direttamente il microfono all’interfaccia.
- Ingresso in Linea – con questo input è necessario utilizzare un preamp microfonico esterno per utilizzarlo come canale per il microfono.
- Ingresso Ottico – è una tipologia di ingresso “digitale” che, per essere utilizzato come canale per un microfono, ha bisogno di essere collegato a un preamp microfonico e a un convertitore digitale con uscita ottica.
Ecco cosa tutto questo comporta nella pratica:
Se avete intenzione di utilizzare l’interfaccia “così com’è” senza aggiungere un preamp microfonico, potrebbero bastare meno input di quanto potreste pensare.
Come avrete notato, le interfacce spesso offrono 16 o più ingressi, ma di cui solo 2-8 sono ingressi microfonici.
Per quanto detto fino ad ora, senza l’aggiunta di strumentazione esterna, il numero “reale” di ingressi disponibili su un’interfaccia audio è dato dal numero di ingressi microfonici, il quale NON corrisponde al totale degli ingressi.
Ora che abbiamo chiarito questo punto… assicuratevi di scegliere una scheda audio che abbia il numero di canali che vi serve, onde evitare di rimanere delusi.
Gli ingressi ottici come l’ADAT sono utili per espandere il numero totale di IN/OUT di un interfaccia, dato che ciascuna porta ADAT può supportare fino a 8 canali.
NOTA: Altre due tipologie di ingressi molto comuni sono gli input DI (per chitarra/basso), e gli input MIDI (se utilizzate tastiere o controller MIDI).
5. Tipologia di Modello

In questa classificazione rientrano le interfacce…
Organizzate secondo criteri di dimensioni e forma.
Le due opzioni per quanto riguarda la forma sono:
- Interfacce Desktop – di dimensioni ridotte, collocabili vicino al computer.
- Interfacce su Rack – sono di dimensioni maggiori e vengono installate su un’unità rack.
Per i neofiti, il consiglio è di iniziare con le interfacce desktop, in quanto più economiche, facili da utilizzare e non richiedono strutture esterne e installazione. Semplicemente, colleghi e inizi a registrare.
Per gli studi di livello medio/avanzato, le interfacce su rack sono in genere più adatte in quanto offrono un numero maggiore di ingressi e uscite, cosi come maggiore flessibilità con il routing del segnale.
6. Plug-in e Software
I Plug-in sostituiscono l’equivalente strumentazione analogica che un tempo era normalmente collegata all’interfaccia audio, ai tempi in cui gli effetti digitali non erano ancora così comuni.
Se siete alla ricerca di un modello in particolare, assicuratevi che la vostra interfaccia funzioni con esso prima di acquistarlo.
Proseguiamo…
7. Indicatori
La gran parte dei principianti potrebbe non considerarlo necessario…
Ad ogni modo, potreste trovare utile poter monitorare il livello di segnale direttamente attraverso l’interfaccia…
E dato che molte interfacce di fascia economica non offrono questa funzionalità, meglio essere sicuri di averne bisogno.
Le interfacce più avanzate hanno spesso in dotazione un indicatore completo mentre altri modelli più economici potrebbero avere solo un led – ad esempio attorno al manopolino del volume – che diventa rosso per segnalare livelli di input troppo alti.
Ora che abbiamo chiarito questo punto, vendiamo alcuni modelli specifici.
Per andare direttamente alle interfacce a cui sei più interessato, clicca sui seguenti link:
Iniziamo con la prima categoria…
Migliori Interfacce Desktop
Alla grande maggioranza di coloro che stanno leggendo questo articolo e che sono semplicemente alla ricerca di una scheda audio economica che gli permetta di registrare a casa…
Consiglio un’interfaccia USB desktop 2-6 canali, con costi medi attorno a 50-300 € per quelle di fascia bassa, e 500-1500 € per quelle di fascia alta.
Ad ogni modo, il panorama delle schede audio è cambiato molto nel corso dell’ultimo decennio, con la comparsa dei prodotti “prosumer” che ha contribuito ad assottigliare le differenze tra dispositivi di fascia alta e bassa…
E questo significa che oggi è possibile acquistare una scheda audio potente ad un prezzo abbordabile, senza doversi svenare.
1. M Audio AIR 192 Series
Un’interfaccia economica ma non TROPPO, dotata di un potente preamp
Conosciuta principalmente per i suoi controller midi, sono in pochi a sapere che M-Audio produce anche schede audio di qualità da oltre 20 anni.
Tuttavia, in quella che probabilmente è la fascia di prezzo PIÙ COMPETITIVA, il marchio non ha mai raggiunto i livelli di fama di PreSonus o Focusrite.
I loro prodotti più recenti, ad ogni modo, hanno raccolto moltissime recensioni positive e utilizzatori entusiasti a tal punto che oggi non è più possibile ignorare M-Audio.
La mia prima scelta è la AIR 192|4. Ecco perché:
- Estremamente silenziosa – Ha uno dei, se non IL preamp più silenzioso in questa fascia di prezzo
- 2 XLR/TRS combo – Ideale per solisti. Permette di collegare microfono e chitarra o altro strumento con ingresso in linea e iniziare immediatamente la registrazione.
- Latenza molto bassa – i neofiti spesso trascurano questa caratteristica ma, credetemi, registrare con latenza è impossibile e rende inutilizzabile una scheda audio.
- Ottima per podcaster – Grazie al potente amplificatore, questa scheda supporta microfoni come lo SM7B senza alcun problema.
Tutte queste funzionalità sono disponibili per meno di 100 €. È molto difficile fare di più ed è per questo che la mia scelta è ricaduta su questa scheda audio piuttosto che sulla più famosa Focusrite Scarlett Solo.
La serie M-Audio Air è disponibile in 4 taglie differenti, fino a 14 I/O.
A chi consiglio questa scheda audio?
Ai principianti con un budget ridotto alla ricerca di una scheda che permetta di registrare canzoni oppure podcast grazie a un preamp abbastanza potente da collegare i tipici microfoni dinamici per il podcasting.
Scopri i modelli:
- M Audio AIR 192|4 – (Amazon/B&H/Thomann)
- M Audio AIR 192|6 – (Amazon/B&H/Thomann)
- M Audio AIR 192|8 – (Amazon/B&H/Thomann)
- M Audio AIR 192|14 – (Amazon/B&H/Thomann)
Un’interfaccia audio simile con in aggiunta la funzionalità loopback che permette di fare lo streaming sia del microfono che dei suoni dal computer, è la Audient Evo 4:
Per completare la lista ecco la Focusrite Scarlett Solo:
Proseguiamo…
2. Audient Evo 4
Questa è una piccola ma potente interfaccia, pensata sopratutto per chi è alle prime armi.
Nel mare delle offerte per schede audio economiche e compatte disponibili sul mercato, la Audient Evo 4 è riuscita a ritagliarsi un suo spazio grazie sopratutto alle seguenti caratteristiche:
- Ottimo ingresso in linea – se la vostra intenzione è quella di utilizzare uno strumento in linea, questa è l’interfaccia che fa per voi senza ombra di dubbio.
- Funzionalità Loopback – anche se sta diventando sempre più comune, è ancora una rarità nelle schede audio entry level, a tutto vantaggio della versatilità.
- Potente preamp per le cuffie – Ancora più raro in interfacce audio di questa fascia, l’Audient Evo 4 permette l’utilizzo di cuffie ad alta impedenza come le HD 650 senza alcun bisogno di utilizzare altri dispositivi.
- Funzionalità Smart Gain – probabilmente la più importante tra tutte le caratteristiche innovative di questa scheda, permette di registrare senza noiosi picchi e clip.
Vi dico qualcosa in più riguardo quest’ultima funzione:
Basta premere il pulsante verde e la Evo 4 inizierà a registrare la voce o un’ altra sorgente sonora per 10 secondi.
Fatto ciò, prenderà il picco di registrazione più alto e lo imposterà a -12dBfs…
Per un risultato sorprendentemente uniforme.
Ecco dove trovarlo:
Se avete bisogno di un maggior numero di ingressi ed uscite, date un’occhiata allo stesso modello dotato di 4 in e 4 out:
3. Solid State Logic 2
Alzando il livello della posta, è il momento di parlare di un marchio con esperienza decennale nelle mixing console…
Mi riferisco alla SSL, fondata nel 1969 e con una lunga storia alle spalle.
Oggi sono principalmente conosciuti per la loro leggendaria 4000 SL e per essere stata la prima mixing console ad essere mai stata venduta nel Regno Unito.
Per dare un’idea di quanto siano importanti, gli Abbey Road studios sono attualmente equipaggiati con una Console Solid State Logic.
…Ma torniamo alla nostra interfaccia audio SSL 2. La caratteristica più unica di questa scheda audio è la modalità 4K Legacy, che riproduce il sound della classica 4000.
Più nello specifico, ciò che fa è enfatizzare le frequenze alte per produrre un suono più frizzante, utile sopratutto con microfoni più cupi come lo SM7B (Amazon/B&H/Thomann) ad esempio.
Inoltre, la SSL 2 offre:
- Risposte in frequenza estremamente flat – la curva di questa interfaccia è incredibilmente flat, a garanzia di un sound ad alta fedeltà.
- Range dinamico molto alto
- Preamp low-noise – permette di risparmiare sull’acquisto di altri dispositivi per eliminare il rumore in fase di registrazione
Ecco dove trovarla:
Se avete bisogno di un maggior numero di entrate ed uscite, data uno sguardo alla SSL 2+ in grado di offrire il doppio delle uscite, così da permettere di collegare un altro paio di cuffie o monitor:
Proseguiamo…
4. Antelope Zen GO Synergy Core
In questo caso andiamo su una scelta di fascia “prosumer”. Vediamo di ricapitolare velocemente quali sono le caratteristiche dei dispositivi prosumer:
- Funzionalità e qualità costruttiva di livello professionali
- Prezzo abbordabile
- Facilità di utilizzo
Ecco: la Zen GO Synergy Core rispetta tutti questi requisiti… e molto di più.
Il punto di forza principale della Zen GO è probabilmente il suo processore audio real time, ovvero la funzionalità Synergy Core.
In breve, si tratta di un multi effetto molto potente e in real-time, grazie a dei processori FPGA. Quest’ultimi sono essenzialmente delle piccole unità programmabili che permettono un’ampia personalizzazione degli effetti.
Il risultato è una fedeltà estremamente elevata nella riproduzione di strumentazione molto rara, vintage e costosa come sintetizzatori e schede audio.
Ultimo ma non certo meno importante, questa funzionalità non utilizza la potenza del processore del pc in quanto la Zen GO è dotata del proprio 4 ARM CPUs.
Altre caratteristiche includono:
- Risposta in frequenza perfettamente flat – la curva è assolutamente flat, anche sopra e sotto la soglia dell’udito umano
- Funzionalità Loopback – permette di inviare il mix in monitoring all’interfaccia e al computer. Molto comodo per gli streamers che vogliono far udire al pubblico anche i suoni del proprio computer ad esempio
- Conversione D/A high dynamic range– grazie a un range dinamico molto alto, la conversione D/A conversion della Zen GO crea un sound di qualità estremamente elevata.
Ecco dove trovarla:
Ultima scheda per questa categoria…
5. RME Babyface PRO FS
Il nuovo standard “prosumer”
A volta capita di imbattersi in certi prodotti che sono talmente di qualità che è virtualmente impossibile trovare una singola recensione negativa al riguardo.
Questo è esattamente il caso di RME Babyface.
In breve, è attualmente considerata la migliore interfaccia sul mercato.
RME può contare su una fanbase particolarmente attiva e fedele, a buon ragione.
Il marchio offre alcuni dei migliori hardware insieme a software e drivers, disponibili sia per Windows che per Mac.
Ecco alcune delle caratteristiche principali:
- Preamp di qualità
- Assemblaggio resistente e di qualità
- SteadyClock FS Technology – come dice la stessa azienda: “questa è la ragione per cui le nostre schede audio hanno un sound così pulito”. Il word clock rende questa interfaccia “immune” al self jitter garantendo una accuratezza assoluta, intervenendo sulla latenza digitale.
- Molti diversi plugins inclusi – A partire dai simulatori di amp Scuffham per chitarra fino al compressore ottico Brainwox, sono inclusi plugin per un valore di circa 100 €.
Ma il vero punto di forza della Babyface PRO è in realtà il TotalMix FX. Si tratta di un software dedicato al routing che in pratica permette di evitare l’acquisto di una console per il mixing completa.
Per approfondire il funzionamento del TotalMix FX, date un’occhiata questo articolo.
Infine, la Baby Face PRO FS è compatibile anche con dispositivi iOS grazie all’app dedicata.
Ecco dove potete acquistarla:
Se siete in cerca di un modello simile sia per quanto riguarda le caratteristiche che in fatto di popolarità, vi consiglio di dare uno sguardo alla Universal Audio Apollo Twin:
- Clicca per confrontare i prezzi – (Amazon/B&H/Thomann)
Proseguiamo…
6. Antelope Zen Tour Synergy Core
L’interfaccia desktop definitiva
Se siete già degli appassionati di questo settore, probabilmente avrete sentito già parlare del marchio Antelope sopratutto come principale produttore di master clock.
Ma c’è di più: hanno anche realizzato quella che da molti viene considerata la migliore interfaccia desktop disponibile sul mercato.
Stiamo parlando di un dispositivo che costa più della maggior parte delle interfacce rack e che si posiziona col suo prezzo tra le interfacce professionali…
Questo per 3 motivi:
- Un enorme quantità di plug in – Simulatori amp, effetti e molto altro, Zen Tour è dotata di tantissimi plug in e tutti di alta qualità.
- Connettività maggiore rispetto a qualsiasi altra interfaccia desktop – con 4 preamp microfonici, 2 ingressi cuffie, 2 reamp boxes, questa interfaccia è stata chiaramente progettata con l’idea ben in mente di facilitare collaborazioni tra più artisti.
- Incredibili capacità di routing – grazie alla matrice routing, è possibile dire addio ai complessi percorsi di routing esterni. Ovvio, le possibilità che si aprono sono virtualmente infinite.
Se vi state chiedendo come funziona esattamente la matrice routing e come può tornare utile, guardate il video seguente:
Mettiamo in chiaro una cosa: questa interfaccia NON è indirizzata ai neofiti, salvo disponiate di un budget illimitato.
Ma il fatto che sia possibile registrare fino a 8 musicisti simultaneamente, fare il reamp delle chitarre e sfruttare le potenzialità del routing è un game changer per molti producer amatoriali e musicisti…
Specialmente considerato il format così compatto.
Ecco dove potete trovarla:
Proseguiamo…
Le migliori interfacce su rack
7. Behringer Euphoria UMC 1820
Sarebbe difficile NON iniziare questa categoria parlando della Behringer UMC 1820, in parte perché dopotutto è l’interfaccia audio formato rack più venduta.
Ma a cosa è realmente dovuta tutta questa popolarità? Le ragioni sono le seguenti:
- Miglior compromesso qualità/prezzo – 8 canali con degli ottimi preamp in formato rack a soli 200€ ? Difficile fare di meglio.
- Design senza fronzoli – sarà pure avara di caratteristiche extra, ma se siete alla ricerca di qualcosa di semplice, abbordabile e di facile utilizzo, questa è l’interfaccia che fa per voi.
Ecco quindi perché l’ottima qualità costruttiva, i fantastici preamp e l’estrema facilità d’uso ne fanno l’interfaccia rack perfetta per gli home studio dal budget ridotto.
Ecco dove trovarla:
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8. PreSonus 1824c
Seconda nella categoria rack, la Studio One PreSonus 1824c è considerata da molti come la migliore interfaccia audio rack.
Anche se non tutti le opinioni sul design sono entusiaste, il fatto è che per chiunque sia alla ricerca di una interfaccia audio affidabile, è difficile trovare di meglio della 1824c.
Ecco le principali caratteristiche:
- Preamp microfonici XMAX – questi preamp sono particolarmente apprezzati per l’headroom, con un incredibile 80dB gain e una colorazione neutrale del suono
- 8 XLR/TRS combo in + 8 extra input via ADAT – per collegare strumenti in linea o microfoni
- StudioOne ARTIST incluso – L’acclamata DAW PreSonus è inclusa con questa interfaccia
A chi consiglio questa interfaccia?
A proprietari di home studio alla ricerca di quel tocco in più, che necessitano di molti ingressi così da poter registrare più canali allo stesso tempo.
Check it out:
Next up…
9. MOTU UltraLite-MK5
Anche se la forma non canonica rispetto alle normali interfacce audio può trarre in inganno, la MOTU UltraLite-MK5 è dotata di supporti a parte che ne permettono il montaggio su rack.
È perfino possibile montare 2 UltraLite-MK5 l’una di fianco all’altra ed avere così a disposizione un numero doppio di ingressi e uscite.
A rendere il suo aspetto ancora più accattivare è lo schermo con tecnologia OLED. Anche se è una scelta poco comune vista la netta predominanza degli screen LED tra gli altri prodotti sul mercato…
In realtà si rivela molto utile grazie all’alta definizione dei dettagli sullo schermo, perfetto per il monitoring dei canali e del volume in cuffia.
Con un prezzo ben al di sotto dei 1000 €, la MOTU UltraLite-mk5 offre una qualità sonora incredibile, che molti professionisti non esitano a paragonare a quello di interfacce anche 4 volte più costose.
Il suo segreto? Principalmente 4 aspetti:
- Enorme range del gain dei preamp: con un impressionante gain fino a +74dB, potete dire addio a qualsiasi dispositivo esterno prima necessario per alimentare anche i microfoni dinamici più energivori (è il caso dello Shure SM7B).
- Possibilità di connettere ulteriori dispositivi analogici – grazie alle ben 10 uscite in linea potrete aggiungere un compressore analogico, EQ, effetti, preamp, e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
- DSP Integrato – avete presente quando prima abbiamo menzionato il DSP? Bene, questa interfaccia ne è dotata e ciò significa che potrete “scaricare” un sacco di compiti di processamento dal computer sull’interfaccia.
- Software altamente funzionale – è possibile personalizzare le impostazioni DSP, mixare e tanto altro direttamente attraverso l’interfaccia software.
A chi la consiglio?
A tutti coloro alle prime armi con un budget non enorme e che vogliono un’interfaccia che possa andar bene per i prossimi 20 anni, che gli permetta di fare dei regolari upgrade della strumentazione man mano che faranno esperienza.
OPPURE
Ingegneri del suono professionisti alla ricerca di qualcosa di compatto che possa rispondere al 99.9% dei loro bisogni in studio.
Ecco dove potete trovarla:
Questo è tutto
Eccoci alla fine della migliore guida alle schede audio disponibile attualmente online.
Spero possiate trovare quella perfetta per le vostre esigenze!
Alla prossima 🙂