
Presto o tardi… tutti a un certo punto abbiamo fantasticato di diventare dei batteristi.
Non è per niente semplice però passare ai fatti e tramutare il sogno in realtà…
Sopratutto a causa delle difficoltà intrinseche dello strumento e dei problemi oggettivi dovuti alle sue caratteristiche peculiari.
- A volte è un problema il troppo rumore…
- Altre il problema è relativo allo spazio…
Ma la MAGGIOR PARTE delle volte…
L’ostacolo più grande quando si inizia a suonare la batteria…è quella sensazione di smarrimento che si ha davanti al pensiero di infinite:
- ricerche,
- decisioni,
- e acquisti…
…che devi prima prendere, per poi poter pensare a suonare!
Ecco quindi che con il post di oggi ho creato una corposa guida “all-in-one” che spiega come procedere passo passo, adatta a:
- neofiti alla ricerca del primo kit
- batteristi di livello medio/avanzato alla ricerca di un upgrade
Innanzitutto, ecco un indice con tutto ciò di cui parleremo. Per semplificare la lettura potete muovervi tra i vari paragrafi attraverso i seguenti link…
Sezione 1: Set di Batteria per Neofiti

Al momento dell’acquisto della prima batteria…
Uno dei più grandi errori che fanno i neofiti è quello di preoccuparsi di dettagli minori che non hanno davvero importanza…
Almeno non per loro… e non ancora.
Ecco perché ho scelto di raccogliere qui i 4 ASPETTI PRINCIPALI che DEVI assolutamente considerare per evitare di fare un acquisto sbagliato:
- Set di Fusti vs Batteria Completa
- Numero di Pezzi
- Grancassa Singola vs Grancassa Doppia
- Dimensione dei Fusti
Andiamo a vedere ciascuno di essi nel dettaglio…
1. Set di Fusti vs Batteria Completa

Quando cerchiamo online foto di batterie…
La maggior parte di esse include una configurazione completa di:
- Fusti
- Piatti
- Accessori
Ma in altri casi non tutte le componenti sopra elencate sono incluse.
Queste configurazioni solo parziali sono conosciute come set di fusti.
Rispetto ai set “completi”…
I set di fusti sono in genere di qualità più alta… regola valida anche quando si parla di piatti e altri accessori acquistati singolarmente.
In linea di massima, abbinare i vari pezzi acquistati singolarmente è preferibile per i batteristi di livello avanzato che sanno con esattezza cosa vogliono…
Mentre per i principianti è preferibile indirizzarsi verso l’acquisto di set completi, perché sono più economici e hanno incluso tutto il necessario.
Proseguiamo…
2. Numero di Pezzi

A seconda dello stile di musica ascoltato…
E di quelli che sono i propri batteristi preferiti…
La batteria ideale potrebbe andare da una semplice configurazione a 4 pezzi resa famosa da molte leggende del jazz…
Agli enormi kit di oltre 30 pezzi di divinità del rock come Neil Peart.
Indipendentemente dalle preferenze personali, comunque…
Per quanto riguarda la scelta della prima batteria è sempre meglio iniziare con un semplice kit da 4 o 5 pezzi…
Ed espandere in seguito, se necessario.
Perché se non sai ancora suonare nemmeno un semplice beat… non ti servirà molto un numero infinito di tom.
3. Cassa Singola o Cassa Doppia

Anche se potrebbe non avere senso acquistare un gigantesco rack di tom per la tua prima batteria…
POTREBBE avere senso aggiungere una seconda grancassa…
SE e solo SE, ti consideri un tipo “metal head” e TUTTI i tuoi batteristi preferiti suonano con setup simili.
Ma anche in questo caso…
Non sono in genere l’ideale per i principianti…
Perché imparare a usare un solo piede è già abbastanza difficile… ma usarli entrambi subito è quasi irrealistico.
Ma se vuoi davvero imparare i ritmi con la doppia cassa, la soluzione migliore potrebbe essere quella di utilizzare un doppio pedale per cassa, che ti consenta di suonare la grancassa usando entrambi i piedi.
Più in là in questo post vedremo questo argomento più nel dettaglio.
4. Dimensione dei Fusti

Mentre i musicisti esperti vorranno esaminare attentamente le dimensioni esatte di ogni fusto del loro kit…
I neofiti devono solo preoccuparsi delle seguenti due opzioni:
- kit standard/rock – caratterizzati da fusti grandi, adatti ai generi rock più duri.
- kit fusion/jazz – sono più piccoli e adatti a stili meno aggressivi.
Come regola generale, rispetto ai kit jazz/fusion… quelli standard hanno:
- timbriche più basse
- pelli più sciolte con risposta dello stick più lenta
- maggiore volume
In genere i kit standard hanno le seguenti misure:
- Cassa – 22″ x 14″
- Toms – 12″ x 8″ and 13″ x 9″
- Timpano – 16″ x 16″
- Rullante – 14″ x 6″
5. Kit per Principianti

Adesso che abbiamo parlato di tutte le principali “decisioni che devono essere prese dei principianti”…
L’unica cosa che resta da fare è effettivamente scegliere il kit più adatto alle proprie esigenze.
Oltre a quanto già detto, l’unico dettaglio ovvio che deve ancora essere considerato è il prezzo.
Indipendentemente dal budget personale, la fascia di prezzo ottimale per i set di batteria per principianti è sempre la stessa: da 600 € a 1000 €.
Qualsiasi kit inferiore a 600 € è probabilmente più simile ad un giocattolo che a un vero strumento musicale.
Sopra i 1000 €, ci si avvicina a un budget nel quale potrebbe avere senso semplicemente NON acquistare una “batteria completa” e invece… comprare ogni componente singolarmente.
Per fortuna…una volta ristretto il campo delle opzioni a questo range di prezzi, la scelta si riduce alla seguente lista di batterie:
- Pearl Roadshow – (Amazon/Thomann)
- Pearl Export – (Amazon/Thomann)
- Pearl Roadshow Jazz – (Amazon)
- Ludwig Accent Series – (Amazon)
- Yamaha Stage Custom – (Amazon/Thomann)
- Tama Imperialstar – (Amazon/B&H/Thomann)
Se stai cercando un “junior kit” per il tuo bambino, dai un’occhiata ai seguenti modelli:
Sezione 2: Upgrade di Tamburi e Piatti

Una volta che suoni la batteria da circa 6 mesi / un anno…
E cominci a farti un’idea…
Inizi a chiederti:
Come suonerei, se avessi a disposizione una strumentazione migliore?
A quel punto… trascorri i successivi anni in preda all’ossessione di acquistare nuovi accessori per la batteria… alla ricerca infinita dell’upgrade che possa far fare il salto di qualità.
Quindi, per aiutarti in questa fase, nella prossima sezione daremo un’occhiata approfondita a ciascuno dei seguenti upgrade:
- Tamburi
- Pelli
- Rullanti Custom
- Piatti
Fusti

Nonostante sia senza dubbio l’upgrade più importante di tutti…
Molti batteristi tengono l’acquisto di nuovi fusti come ultimo step…
Semplicemente perché spesso è il più costoso di tutti.
Ciò è comprensibile, e va benissimo se questo è il piano fin dall’inizio.
Però…
Direi che ha più senso risparmiare denaro e aggiornare prima i tamburi, perché un buon pacchetto di fusti avrà un impatto sul sound finale maggiore rispetto a qualsiasi altra cosa.
E per capire esattamente cosa distingue un fusto da un altro, esamineremo ora le seguenti 4 variabili:
- Legni
- Struttura del Fusto
- Finiture
- Cerchi
1. Legni

Il legno ideale per il fusto di un tamburo è determinato da 3 fattori:
- timbrica – deve ovviamente produrre un suono piacevole.
- abbondanza – non può essere troppo raro o troppo costoso.
- lavorabilità – deve essere relativamente facile da modellare ed abbastanza stabile da mantenere la forma nel tempo.
I 3 legni più adatti a questo lavoro sono:
- Acero – il più diffuso e versatile, con una timbrica ben bilanciata.
- Betulla – ideale per registrare, grazie ai suoi alti e bassi accentuati… e abbastanza abbondante da poter essere utilizzato sia con i kit economici che su quelli più costosi.
- Mogano – il terzo in ordine di popolarità, meno abbondante in natura dell’acero o della betulla, è conosciuto ed apprezzato per la sua calda timbrica vintage.
Nei fusti più economici, i primi 3 sostituti dei “legni premium” appena visti sono:
- Falkata
- Pioppo
- Tiglio
Tra i “legni più rari”, è occasionalmente possibile trovare set di fusti personalizzati di fascia alta realizzati con uno dei seguenti legni:
- Faggio
- Ciliegio
- Noce
- Quercia
- Bubinga
- Frassino
Sono disponibili anche fusti sintetici (in genere grancassa e tom) realizzati in acrilico, fibra di vetro oppure carbonio…
E fusti in metallo (in genere rullanti) realizzati in acciaio, alluminio, rame oppure bronzo.
2. Struttura dei Fusti

Una volta scelto un legno, il passo successivo è modellare il fusto.
La qualità del risultato finale è in determinata da 3 fattori principali:
- tecnica di modellatura
- spessore
- bordatura del fusto
Prima di tutto, la forma base del fusto viene creata utilizzando uno dei cinque metodi:
1. Compensato – consiste nell’incollare insieme diversi sottili fogli di legno flessibili all’interno di uno stampo circolare. Questo è di gran lunga il metodo più popolare
- Vantaggi – economico da realizzare, adatto alla produzione di massa.
- Svantaggi – poco robusto, la presenza di molta colla può causare un impatto negativo sulla timbrica.
2. Doghe – consiste nell’incollare insieme più doghe di legno verticali in una forma a conchiglia, proprio come in una botte. Tra i costruttori di fusti personalizzati, è il più popolare di tutti i design.
- Vantaggi – mantiene bene la forma perché il legno non subisce alcun stress.
- Svantaggi – più costoso del compensato, non adatto ai fusti più sottili.
3. Segmentato – viene realizzato incollando insieme piccole strisce di legno in un motivo che imita le piastrelle del pavimento.
- Vantaggi – gli stessi dei fusti in doghe
- Svantaggi – più difficile da realizzare dei fusti in doghe, in quanto sono necessari più pezzi. Per questo motivo è meno diffuso.
4. Piegato a Vapore – realizzato tramite l’ammorbidimento di un solo pezzo di legno con il vapore per poi arrotolarlo in un fusto.
- Vantaggi – utilizzo della colla estremamente ridotto e, secondo la maggior parte dei batteristi, una resa acustica migliore dei precedenti metodi visti finora.
- Svantaggi – mantenimento della forma cilindrica più difficile, difficile assottigliarlo o ispessirlo, per questo motivo difficile da trovare.
5. Solido – avviene intagliando un unico pezzo di legno direttamente da un tronco d’albero. Prima dei moderni metodi di produzione, tutti i tamburi venivano realizzati utilizzando alcune varianti di questo metodo semplice ma laborioso.
- Vantaggi – si ritiene che offra il sound migliore tra tutti, in quanto privo di giunture e colla. Dato che il fusto viene intagliato nel tronco originale, la forma non subisce alcuna tensione.
- Svantaggi – costoso da intagliare, non adatto ai fusti più sottili, scarsità di legni adatti allo scopo, metodo meno comune tra tutti.
Proseguiamo…
Oltre alla modellatura dei fusti, c’è ancora la questione della scelta dello spessore. Mentre il processo di intaglio per un particolare spessore può essere piuttosto complicato, i risultati di tale lavoro sono semplici e immediati:
- Fusti più Spessi – hanno timbriche più fredde e una nota fondamentale più alta
- Fusti più Sottili – hanno timbriche più calde e una nota fondamentale più bassa
E questo è tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.

Per la parte finale di questa sezione riguardante i fusti e la loro costruzione…
Parliamo della bordatura dei fusti…
Ovvero del contorno del fusto dove il legno è in contatto con la pelle del tamburo.
I 4 bordi più comuni sono:
- 45° – è una soluzione neutrale che non enfatizza solo l’attacco del suono o solo la risonanza, ideale per un suono equilibrato e tondo senza eccessive caratteristiche timbriche.
- Doppio 45° – dotato di un taglio simmetrico a 45° su ciascun lato del fusto, il risultato è un punto di contatto con la pelle più vicino al centro del tamburo, con un sustain ancora più lungo e una gamma di accordatura più ampia.
- Roundover – con lo stesso taglio a 45° sulla metà interna, e un taglio più arrotondato sulla metà esterna che aggiunge più area di contatto tra il fusto e la pelle. Il risultato è un suono vintage/jazz, con più articolazione della bacchetta, meno sustain e una timbrica più calda.
- Baseball Bat – con un bordo arrotondato su entrambi i lati per creare una timbrica vintage estremamente calda, con sustain e sfumature minime.
3. Finiture

Per dare gli ultimi ritocchi al fusto di un tamburo…
Viene aggiunto un rivestimento esterno realizzato seguendo una di queste 3 tecniche:
- Colorazione – che può essere fatta anche solo con l’applicazione di olio di tung sul legno.
- Laccatura – un procedimento più complesso, da effettuare a strati.
- Wrapping – prevede l’applicazione di una sottile pellicola vinilica che andrà ad avvolgere il fusto.
Rispetto agli altri due metodi, il wrapping offre 3 vantaggi:
- maggiore economicità
- maggiore varietà di design disponibili
- maggiore resistenza ai graffi e durata nel tempo
Un rilievo che viene spesso fatto al wrapping è quello di influenzare negativamente la timbrica.
Se questo potrebbe essere vero nel caso questa tecnica venga utilizzata su fusti particolarmente vecchi oppure di fascia economica…
La moderna tecnologia consente di realizzare pellicole ultra sottili… e la grande maggioranza degli utenti concorda sul fatto che gli effetti sul suono siano del tutto trascurabili.
Insomma, non si corre di certo questo rischio con i fusti di fascia alta o più recenti.
4. Cerchi

Nelle batterie moderne, le 3 categorie più comuni sono:
- legno
- lega di zinco pressofuso (die cast)
- flangia
Rispetto ai cerchi flangiati, i cerchi in legno e zinco pressofuso sono più resistenti e pesanti e mantengono una presa più salda sul bordo esterno della pelle del tamburo.
Ciò si traduce in un suono più focalizzato, con meno sustain, meglio proiettato e in una maggiore stabilità dell’accordatura.
I cerchi a flangia, d’altra parte, sono molto più leggeri e hanno un contatto minimo con il bordo esterno della pelle del tamburo, risultando in una maggiore varietà di armonici e un sustain più marcato.
Le due varianti comuni dei cerchi a flangia sono:
- Flangia singola o doppia – ha un bordo superiore affilato che può danneggiare le bacchette
- Tripla flangia – aggiunge un’ulteriore curvatura sul bordo superiore (a volte verso l’interno, a volte verso l’esterno) per creare una superficie suonabile arrotondata e meno abrasiva per le bacchette.
Di recente, è stato lanciato un nuovo design chiamato “S-Hoop“…
In pratica un cerchio a tripla flangia con la densità e la resistenza del die cast, con una flangia superiore che si estende per offrire una migliore superficie suonabile.
5. Set di Fusti: i consigli

Ora che abbiamo visto in maniera esauriente tutto ciò che riguarda la parte tecnica sui fusti…
L’unica cosa rimasta da fare è scegliere quelli adatti a noi.
Tuttavia, dal momento che ci sono letteralmente centinaia di set di fusti tra cui scegliere…
È impossibile restringere il tutto a un elenco di 5-10 consigli che dovrebbero adattarsi praticamente a chiunque.
Tanto più che fattori come il marchio e l’aspetto estetico sono preferenze interamente personali.
Perciò ciò che ho scelto di fare è stato creare una lista dei set di fusti di batteria più venduti e meglio recensiti…
Con la speranza che uno tra questi sarà quello giusto per te.
Ecco una lista di opzioni a MENO di 1000 €:
- PDP by DW Concept – (Amazon/Thomann)
- Tama Superstar – (Amazon/Thomann)
- Yamaha Stage Custom – (Amazon/Thomann)
- Gretsch Catalina – (Amazon/B&H/Thomann)
- Mapex Armory – (Amazon/Thomann)
E qui invece una lista delle migliori opzioni SOPRA i 1000 €:
- Tama Starclassic – (Amazon/Thomann)
- Ludwig Centennial – (Amazon/Thomann)
- Pearl Masters – (Amazon/Thomann)
- DW Design Series – (Amazon/Thomann)
Pelli

Quando si sceglie di acquistare un set di fusti…
Un accessorio su cui molti produttori di tamburi spesso non sono chiari sono le pelli.
Non è sempre detto che un set includa anche le pelli…
E se lo fa, potrebbe non essere chiaro esattamente QUALI pelli sono incluse.
In genere, tuttavia, i set includono pelli etichettate con il marchio del fusto…
Di qualità inferiore rispetto a quelle acquistabili separatamente.
Poiché le pelli influenzano in modo importante la timbrica generale ma sono allo stesso tempo piuttosto economiche rispetto allo strumento nel suo insieme…
Ha senso pensare di investire in pelli di qualità per i nuovi fusti.
Detto ciò, ecco cosa c’è da sapere sulle pelli dei tamburi:
Abbiamo una prima distinzione tra:
- Pelle battente – che si trova nella parte superiore, dove viene colpita dalla bacchette
- Pelle risonante – che si trova invece nella parte inferiore ed influenza la timbrica
Le pelli battenti possono avere diverse caratteristiche, tra cui:
- double ply – indica la presenza di un doppio strato di pelle
- coated – caratterizzata dalla texture sulla superficie della pelle
- premuffled/specialty – termini che si possono riferire a una serie di caratteristiche differenti, come il punto sul centro della pelle o altre rifiniture
Tutte queste caratteristiche condividono il medesimo scopo finale: il dampening.
Ovvero… maggiori spessore, più strati, coating, e tutti gli altri add-ons a disposizione mirano ad ottenere un risultato finale che includa:
- un maggiore attacco
- meno sustain
- meno armonici
- maggiore durata nel tempo
…tutte caratteristiche ideali per i generi rock, anche più duri e veloci, mentre ad esempio una pelle singola è tipicamente più indicata per jazz e affini.
Con questo abbiamo concluso per quanto riguarda le pelli battenti.
A proposito delle pelli risonanti:
- Double Ply/Coated/Specialty – enfatizzano l’attacco a scapito del sustain (come visto per le pelli battenti)
- Si possono anche rimuovere per un attacco ancora maggiore e una risonanza inferiore
Interessantemente…
Con le pelli risonanti a pelle singola, lo spessore aggiunto ha in realtà l’effetto opposto di aumentare il sustain e le armoniche.
NOTA: Varie fonti Internet danno opinioni contrastanti sul fatto che alcune caratteristiche della pelle risonante aumentino o diminuiscano il sustain. Quindi aspettati di trovare pareri contraddittori questo argomento.
Rullanti Personalizzati

A differenza della grancassa e dei tom…
Che di solito richiedono un certo grado di uniformità tonale per suonare “come si deve”…
I rullanti hanno un suono unico, completamente distinto dal resto della batteria.
Per questo motivo i batteristi professionisti hanno in genere una collezione che prevede una varietà di rullanti, in particolare per lo studio…
E questa singolarità è il motivo per cui alcuni kit di fusti NON includano anche il rullante.
Piatti

“L’altra metà” di una batteria…
I piatti giocano un ruolo importante nel suono complessivo dello strumento quanto la batteria stessa.
E proprio come con i tamburi, i piatti inclusi nei set per principianti non sono così buoni come quelli che possono essere acquistati singolarmente sul mercato.
Tuttavia… trattandosi di un argomento piuttosto vasto e complesso di per sé…
Ho creato un post completamente separato per trattarlo in tutti i dettagli.
Ecco il link:
Sezione 3: Upgrade Hardware

A parte gli elementi della batteria che effettivamente influenzano il suono…
C’è ancora la questione delle altre componenti che influenzano la suonabilità.
Dato che queste parti incluse con l’acquisto di una batteria completa non sono in genere di qualità eccelsa…
Possono essere migliorate in un secondo tempo con l’acquisto di componenti di qualità più alta, sopratutto le seguenti 4:
- Sgabello da Batteria
- Pedale Grancassa
- Asta Charleston
- Telaio e Supporti vari
Ora andremo a vedere ciascuno di essi più nel dettaglio, iniziando con lo…
1. Sgabello da Batteria

Quando si inizia a suonare la batteria…
In genere si sottovaluta l’importanza che una buona seduta ha ai fini della performance.
Non passa comunque tanto tempo prima che questo diventi chiaro.
Infatti, non solo una buona seduta è fondamentale per suonare in modo confortevole…
Ma incrementa anche la precisione e l’accuratezza, perché aiuta a coordinare i movimenti sentendosi a proprio agio.
Quando ciascuno dei quattro arti fa una cosa diversa…
Non è difficile immaginare quanto uno sgabello scomodo possa dare luogo a incertezze, impedendo di rendere il 100%.
Per saperne di più…date un’occhiata a questo post nel quale ho raccolto alcune raccomandazioni più dettagliate…
Eccolo:
2. Pedali Grancassa

A differenza della maggior parte degli altri strumenti musicali…
La grancassa è uno dei pochi strumenti ad essere suonato con il piede.
Per poterlo fare…
Si utilizza un pedale apposito.
Il fatto è che questo pedale diventa quasi una parte integrante del batterista.
Utilizzarne uno di scarsa qualità equivale a suonare con un piede con l’artrite.
Visto che i pedali di fascia alta sono relativamente economici se comparati al resto degli upgrade disponibili per la batteria… è meglio limitare le opzioni alle migliori.
Ecco i links suddivisi per pedale singolo e doppio:
Pedale Singolo:
- Tama Iron Cobra 900 – (Amazon/B&H/Thomann)
- Tama Speed Cobra – (Amazon/B&H/Thomann)
- DW5000 – (Amazon/B&H/Thomann)
- DW9000 – (Amazon/B&H/Thomann)
- Pearl Demon Drive – (Amazon/Thomann)
Pedale Doppio:
- Tama Iron Cobra 900 – (Amazon/B&H/Thomann)
- Tama Speed Cobra – (Amazon/B&H/Thomann)
- DW5000 – (Amazon/Thomann)
- DW9000 – (Amazon/Thomann)
- Pearl Demon Drive – (Amazon/Thomann)
3. Asta Charleston

Proprio come il pedale della grancassa…
L’asta per il charleston è una componente estremamente importante…
Quasi un’estensione del piede.
Più fluido è il movimento delle sue parti mobili… più facile è suonare anche i ritmi più veloci e intricati.
Ma proprio come tutto l’hardware “di serie” incluso con i set di batteria completi…
L’asta per il charleston di solito non è un granché, motivo per cui può essere il caso di dare uno sguardo a cosa offre il mercato.
Abbastanza stranamente, sembra che per qualche ragione i supporti per charleston DW siano di gran lunga i più popolari. Pertanto, è l’unico marchio che consiglierò nei link sottostanti.
Come è possibile vedere, sono presenti sia modelli a 2 gambe che a 3 gambe.
I batteristi in genere trovano che i modelli a 3 gambe siano più robusti e ideali per suonare andandoci giù “pesante”.
I modelli a 2 gambe, pur essendo comunque abbastanza robusti, offrono il vantaggio principale di occupare meno spazio sul pavimento, il che può essere ideale in luoghi angusti, ed è particolarmente necessario se si suona con il doppio pedale per la grancassa.
Ecco i link:
Modelli a 2 Gambe:
Modelli a 3 Gambe:
- DW3500 – (Amazon/B&H/Thomann)
- DW5500 – (Amazon/B&H/Thomann)
- DW7500 – (Amazon/Thomann)
- DW9500 – (Amazon/B&H/Thomann)
4. Racks and Stands

Quando si tratta di scegliere la maggior parte delle componenti della batteria, un batterista esperto ha di solito le idee chiare su cosa gli piace e cosa no.
Con batteria e piatti, bastano pochi minuti per capire se il loro suono è quello che si sta cercando.
Detto ciò…
Con rack e supporti, in genere è necessario utilizzarli per diverse settimane o mesi per avere davvero un’idea dell’effettiva qualità a lungo termine.
Ecco perché con questo tipo di attrezzatura, il modo migliore di fare un acquisto saggio è fidarsi della parola di altri batteristi che hanno l’hanno utilizzata per lunghi periodi.
Dopo molte ricerche, queste sono le migliori opzioni che ho trovato per aste per piatti, supporti per rullante e rack:
Aste Piatti:
- Yamaha CS-755 – (Amazon)
- Pearl BC930 – (Amazon/Thomann)
- DW 9000 – (Amazon/Thomann)
- Mapex Armory – (Amazon/Thomann)
- Tama Roadpro – (Amazon/B&H/Thomann)
Supporti Rullante:
Rack:
- Pearl DR80 – (Amazon/Thomann)
- Pearl DR503C – (Amazon/Thomann)
- DW Super – (Amazon/Thomann)
- Gibraltar Curved Double Bass – (Amazon/Thomann)
- PDP Main/Side – (Amazon)
Questo è tutto
Eccoci alla fine della guida ai set completi per batteria e ai relativi upgrade disponibili.
Spero che, grazie a quanto abbiamo visto, potrete scegliere la batteria dei vostri sogni!