
Cosa succede al suono una volta che “entra” nel microfono?
Spiegato semplicemente, viaggia attraverso una catena di strumentazione complessa, per poi alla fine essere riprodotto attraverso le monitor da studio.
Ma qual è la spiegazione più approfondita? Qual è ESATTAMENTE il percorso del suono? PERCHÈ?
Questo sarà l’argomento dell’articolo di oggi.
Iniziamo da un piccolo diagramma che personalmente creato.
Ecco come funziona: Partite dalla chitarra e seguite le frecce lungo ciascun passaggio della catena, fino ad arrivare all’orecchio al centro del grafico.

Questo è lo schema di TUTTI gli studi di registrazione?
Nei setup PIU’ complessi, questo è l’esatto percorso che il segnale audio deve percorrere per raggiungere le nostre orecchie.
In quelli più semplici, è logico pensare che il segnale segua percorsi altrettanto semplici. Ma in realtà…NON è così. È identico.
Ecco perché:
Prendiamo come esempio una semplice scheda audio: la Focusrite Scarlett.
Utilizzata con un laptop, un microfono e delle monitor, questa scheda può fare le veci di un intero studio. In pratica dentro questa scheda audio, ci sono le versioni “povere” di tutti i dispositivi presenti singolarmente nel grafico.
Perciò, il motivo per cui non c’è bisogno di aver un preamp microfonico separato oppure un convertitore digitale è che sono ENTRAMBI già presenti nella componentistica all’interno della Scarlett.
Questo non significa quindi che ci sia un numero minore di passaggi nella catena di segnale. Piuttosto, i passaggi avvengono tutti all’interno dello stesso dispositivo.
Chiarito questo punto, andiamo a parlare dei singoli passi individualmente.
Il diagramma illustrato passo passo
1. Microfono->Preamp Microfonico
Il microfono raccoglie il suono, e il segnale viene inviato al preamp microfonico. Dato che si tratta di un segnale intrinsecamente debole, un preamp è necessario per amplificarlo a un livello più alto. Il segnale amplificato è chiamato line level.
2. Preamp Microfonico->Effetti Hardware
Il preamp microfonico invia il segnale line level ai processori di segnale analogico come l’EQ e il compressore. Questo passaggio è opzionale, e negli studi più economici viene spesso saltato in favore dei processori di segnale digitale compresi nella DAW.
3. Effetti Hardware->Convertitore A/D
L’unità effetti invia il segnale analogico processato al convertitore A/D, per essere trasformato in segnale audio digitale.
4. Convertitore A/D->Interfaccia Audio->Computer
Il convertitore A/D invia il segnale digitale all’interfaccia audio, dal quale è inviato a sua volta al computer per essere processato attraverso la Digital Audio Workstation (DAW). All’interno della DAW, il segnale viene processato con dei plugin, e mixato con le eventuali altre tracce della sessione.
5. Computer->Interfaccia Audio->Convertitore D/A
Dopo che tutta la parte DAW è completa, il segnale viene inviato all’interfaccia audio e passato al convertitore D/A, dove viene trasformato nuovamente in segnale digitale.
6. Convertitore D/A->Amplificatore Cuffie, Sistema di Gestione Monitor
Il convertitore D/A invia il nuovo segnale analogico a una delle seguenti destinazioni: o un’amplificatore per cuffie, o un sistema di gestione delle monitor. Questo è l’ultimo passaggio prima della conversione del segnale nuovamente in suono.
7. Amplificatore Cuffie->Cuffie
Quando il segnale analogico raggiunge l’amplificatore per cuffie, esso viene nuovamente girato verso le cuffie, dove può essere ascoltato dal musicista.
8. Sistema di Gestione delle Monitor->Monitor da Studio
Se il segnale viene invece dirottato verso un sistema di gestione delle monitor da studio, esso viene poi girato nuovamente verso le monitor stesse, dove può essere ascoltato dall’ingegnere del suono.
E questo, amici miei, è tutto riguardo il segnale e la sua gestione in uno studio di registrazione.